Una casa vacanza si reinventa per combattere la crisi della domanda per il mondo del turismo provocata dalla pandemia di coronavirus. E lo fa cogliendo l’onda di una necessità diffusa di molti smart worker – al lavoro da remoto in casa tra familiari e figli piccoli – che hanno bisogno di uno spazio tranquillo e al sicuro dai contagi dove svolgere le loro attività.
Da una proposta della nostra associata associazione ABC Turismo Osimo e Dintorni, nasce questo progetto per far fronte alla crisi turistica dovuta alla pandemia da covid, un modo per reinventare gli spazi e rinnovare la proporia offerta ricettiva.
“In smart working si lavora più di prima”, dicevano quasi tutti, con in più l’estenuante fatica di far convivere nello stesso luogo lavoro e famiglia. Ti ritrovi in videoconferenza con i clienti mentre i figli ti sparano alle spalle con i fucili giocattolo urlando: “colpito!”. L’iniziativa mira a fare incontrare una nuova domanda e un’offerta ripensata di case vacanza riconvertite, con un investimento contenuto, in luoghi working-friendly».
L’OFFERTA
Da qui la scelta di trasformare la destinazione di case vacanza di livello medio-alto, arredate e di design, principalmente di città, in appartamenti dove lavorare in smart working in modo continuativo in tranquillità e comfort, rispettando le misure di distanziamento sociale.
Il nuovo target del servizio è costituito da lavoratori con disponibilità economica, ma anche aziende che vogliono offrire ai loro dipendenti degli spazi dove lavorare in modo sicuro e senza distrazioni.
Gli “smart office” sono dotati di tavolo o desk su cui lavorare, connessione wi-fi e vengono sanificati prima di ogni check-in secondo le linee guida operative per la gestione Covid-19 nel settore ricettivo. Il progetto è appena partito e in questa fase i clienti stanno dimostrando interesse, chiedono soprattutto informazioni sui termini delle offerte, in attesa di capire ciò che accadrà nei mesi a venire.
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